La SC di Otorinolaringoiatria della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, nell’ambito di un progetto dell’Università di Pavia che vede coinvolte varie specialità, introduce l’uso clinico della stampante 3D.
Lo scorso Novembre a Pavia, presso la Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia si è tenuta una conferenza stampa per divulgare la creazione di un centro stampa 3D a disposizione dei clinici. Per il momento le specialità coinvolte sono, oltre l’Otorinolaringoiatria, la chirurgia generale, l’ortopedia, la chirurgia vascolare.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione universitaria con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Pavia diretto dal Prof. Auricchio che ha messo a disposizione le stampanti 3D e l’expertise necessaria per discutere con gli specialisti le necessità clinico-chirurgiche.
Quali sono le applicazioni in Otorinolaringoiatria ?
Oncologia
Attualmente tale metodologia è stata impiegata in ambito oncologico per le ricostruzioni della mandibola in caso di tumori estesi. Prima dell’intervento il paziente viene sottoposto ad una TC preoperatoria che permette ricostruzioni tridimensionali. Le immagini radiologiche opportunamente lavorate vengono passate all’ingegnere che, con software adeguati, provvede a creare un “template” anatomicamente uguale alla mandibola del paziente. In questo modo il modellino di mandibola ricostruito viene portato in sala operatoria e il chirurgo può lavorare e riprodurre tridimensionalmente la mandibola originale. Tra i vantaggi va annoverato anche un notevole risparmio di tempo sulla durata dell’intervento riducendo quindi i costi di sala operatoria e di anestesia per i pazienti.
TC preoperatoria
Template di mandibola
Chirurgia Otologica
Anche in ambito di chirurgia dell’orecchio la stampante 3D può trovare applicazioni di ausilio per il chirurgo sia per l’anatomia complessa sia per l’introduzione di nuovi ausili protesici per il trattamento della sordità. A Pavia la stampante 3D in questo campo è stata sfruttata per lo studio preoperatorio dell’osso temporale prima dell’applicazione di protesi semi-impiantabil (BAHA). Tali protesi, di recente introduzione clinica permetto a pazienti con particolari tipi di sordità di acquisire l’udito. La difficoltà chirurgica risiede nell’identificazione preoperatoria della sede di introduzione e di collocamento di tale device. La stampante 3d è di aiuto in questo specifico campo e ha reso possibile, in alcuni pazienti, l’acquisizione dell’udito proprio per l’estrema precisione della protesi.
Modello di osso temporale e suo planning chirurgico
Strumenti chirurgici
Con la stampante 3D si possono realizzare strumenti chirurgici customizzati per la varie procedure.
A Pavia sono già stati brevettati due strumenti:
- Il primo strumento serve per l’introduzione nell’orecchio interno dell’impianto cocleare. Ogni ditta produttrice di impianti cocleari offre un suo strumento. A Pavia è stata realizzato uno strumento unico che serve per qualunque impianto si voglia posizionare.
- Il secondo strumento chirurgico è una ciotola che serve in laboratorio per l’insegnamento del training chirurgico ai giovani specializzandi che si affacciano alla chirurgia dell’orecchio.
Anche nell’ottica dell’insegnamento la stampante 3D può essere di utilità in quanto si possono creare modelli chirurgici con organi che si avvicinano alla realtà. Ciò permette un adeguato training sui modelli sperimentali prima di affrontare la realtà chirurgica real time.
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