La chirurgia laser con fibre ottiche rientra nelle procedure di chirurgia mininvasiva in cui l’energia del laser viene trasmessa tramite un gruppo di fibre ottiche.
La fibra ottica è uno strumento sottile e flessibile e permette di concentrare il raggio del laser sul bersaglio senza danneggiare il tessuto circostante.
I vantaggi di tale procedura sono:
Minor sanguinamento intraoperatorio, grazie alle caratteristiche di coagulazione del laser
Maggior precisione chirurgica, grazie alla precisione di taglio del laser
Possibilità di eseguire procedure di piccola chirurgia, in anestesia locale
Ottima conservazione del tessuto mucoso circostante con minimo edema tissutale post-operatorio
Riduzione del dolore e delle ferite al corpo;
Riduzione del rischio di infezione;
Riduzione dei giorni di degenza con recupero più rapido delle normali attività quotidiane;
APPLICAZIONI
Grazie ai recenti sviluppi della tecnologia, la chirurgia laser con fibre ottiche ha trovato diverse applicazioni, con ottimi risultati, in diverse patologie nell’ambito otorinolaringoiatrico.
Nella chirurgia endoscopica rinosinusale viene utilizzato maggiormente nella rimozione di neoformazioni endonasali la cui natura istologica è stata stabilita con una biopsia eseguita in precedenza o deve ancora essere caratterizzata. Tale tecnica permette un ottimo controllo del sanguinamento intra-operatorio, il rispetto delle strutture adiacenti e una rapida riepitelizzazione dell’area trattata.
Nella chirurgia dell’orofaringe e del cavo orale trova numerose applicazioni ad esempio:
– tonsillectomia
– asportazione di neoformazioni di natura benigna e maligna che interessano la lingua, la mucosa geniena, il palato duro ecc..
– uvulopalatoplastica laser-assistita (LAUP) nella chirugia del russamento.
Gli interventi possono essere eseguiti sia in anestesia generale sia in anestesia locale, in casi selezionati, hanno durata variabile ma tendenzialmente hanno un decorso post operatorio più breve e con un minor rischio di complicanze.
COMPLICANZE
Emorragie intra- e post-operatorie, in genere, di modesta entità;
Edema (gonfiore dei tessuti) di strutture del cavo orale (ad esempio lingua) con rischio, molto raro, di prolungata intubazione o di dover effettuare una tracheotomia (incisione chirurgica della porzione cervicale della trachea, praticata allo scopo di assicurare la respirazione) temporanea fino alla risoluzione dell’edema;
Stenosi per sinechie endonasali che possono peggiorare la respirazione nasale che potrebbe rendere necessari ulteriori trattamenti chirurgici
Algie post-operatori;
Infezione dell’area operata trattabile con la terapia antibiotica
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